Questo blog è un luogo per crescere insieme a tutti voi che condividete la mia passione per la scrittura.

giovedì 31 dicembre 2009
Felice Anno nuovo!!!
Augurissimi a tutti!!!
Buon Anno, Happy New Year, Bonne année, Feliz año nuevo, Feliz Ano Novo, Ein gutes neues Jahra.
Elly:-))
martedì 29 dicembre 2009
Guardati intorno
In questi giorni ho scritto una poesia. I miei genitori non hanno voluto correggere niente perché a loro piace così. Voi che ne dite?
Guardati intorno
la magia è ovunque.
Osserva l'alba e il tramonto
il sole e la luna
i papaveri e i tulipani.
Ascolta il tuo cuore
ti aiuterà a sognare.
Guardati intorno
osserva come cambiano
i colori del cielo
i riflessi del sole sul mare.
Dopo la pioggia
ascolta gli uccellini cinguettare
guarda l'arcobaleno spuntare
le gocce di rugiada cadere.
Osserva
molto attentamente
le stelline che luccicano nella notte
i quadrifogli sparsi tra i trifogli.
Nota
l'amore
nel tuo cuoricino
pieno di allegria e felicità.
(Eleonora Di.Lauro)
venerdì 25 dicembre 2009
Buon Natale in tutte le lingue
Quando scartiamo un regalo
ricordiamoci che c'è chi non lo scarterà
e mentre abbracciamo i nostri cari
c'è chi abbracci non riceverà
e mentre serenamente viviamo il natale
c'è chi il Natale non lo avrà.
Se ricordiamo tutto questo
ogni piccolo dono e ogni abbraccio
avrà un senso profondo
e chissà...
magari saremo tutti un po' migliori
e capiremo il valore di ciò che abbiamo
e il Natale sarà finalmente magico.
Elly:-))
mercoledì 23 dicembre 2009
Turandot
Per tutto il periodo Natalizio lungo via Sparano, a Bari, saranno esposti sedici imponenti guerieri Tchin, alti più di due metri in omaggio alla storica riapertura del Teatro Petruzzelli e all'opera che ha inaugurato la nuova stagione lirica. Inoltre molte vetrine saranno addobbate in tema.
La Turandot è stata composta tra il 1921 e il 1924 ed è stata l'ultima opera di Giacomo Puccini.
Trama:
La storia si svolge in un imprecisato "tempo delle favole", nel palazzo imperiale di Pechino, dove vivevano l'Imperatore Altoum e sua figlia Turandot.
Questa, per vendicare la sua bisnonna che era stata uccisa dal marito, proponeva a tutti i principi che chiedevano la sua mano di risolvere tre enigmi: chi non ci riusciva veniva decapitato.
Erano già stati uccisi dodici principi.
Al palazzo imperiale, un giorno, apparve Calaf, un principe ignoto che vista la bellezza della principessa se ne innamorò.
Proprio lì a palazzo Calaf aveva rincontrato dopo tanti anni suo padre Timur, diventato cieco e molto vecchio e la serva Liù, scomparsi durante la guerra dove avevano perso il trono.
Nonostante tutti, anche i tre consiglieri Ping, Pang e Pong cercassero di dissuaderlo Calaf decise di risolvere i tre enigmi...e ci riuscì.
La principessa si rifiutò di sposarlo, così Calaf le propose a sua volta un indovinello: entro l'alba lei doveva scoprire il suo nome.; se ci fosse riuscita lui sarebbe stato decapitato, altrimenti si sarebbero sposati.
Durante la notte Turandot catturò la schiava Liù e la torturò affinchè potesse svelargli il nome del suo padrone. La giovane per dimostrare l'amore che provava per Calaf si uccise.
Giunta l'alba Turandot, sconfitta, accettò di sposare Calaf anche perchè si era accorta di esserne innamorata.
La Turandot è stata composta tra il 1921 e il 1924 ed è stata l'ultima opera di Giacomo Puccini.
Trama:
La storia si svolge in un imprecisato "tempo delle favole", nel palazzo imperiale di Pechino, dove vivevano l'Imperatore Altoum e sua figlia Turandot.
Questa, per vendicare la sua bisnonna che era stata uccisa dal marito, proponeva a tutti i principi che chiedevano la sua mano di risolvere tre enigmi: chi non ci riusciva veniva decapitato.
Erano già stati uccisi dodici principi.
Al palazzo imperiale, un giorno, apparve Calaf, un principe ignoto che vista la bellezza della principessa se ne innamorò.
Proprio lì a palazzo Calaf aveva rincontrato dopo tanti anni suo padre Timur, diventato cieco e molto vecchio e la serva Liù, scomparsi durante la guerra dove avevano perso il trono.
Nonostante tutti, anche i tre consiglieri Ping, Pang e Pong cercassero di dissuaderlo Calaf decise di risolvere i tre enigmi...e ci riuscì.
La principessa si rifiutò di sposarlo, così Calaf le propose a sua volta un indovinello: entro l'alba lei doveva scoprire il suo nome.; se ci fosse riuscita lui sarebbe stato decapitato, altrimenti si sarebbero sposati.
Durante la notte Turandot catturò la schiava Liù e la torturò affinchè potesse svelargli il nome del suo padrone. La giovane per dimostrare l'amore che provava per Calaf si uccise.
Giunta l'alba Turandot, sconfitta, accettò di sposare Calaf anche perchè si era accorta di esserne innamorata.
Baci a tutti da Elly:-)
martedì 22 dicembre 2009
La neve cade
Milano è sotto la neve perciò i miei zii e la mia cuginetta Federica forse non verranno a trascorrere le vacanze natalizie con noi!!
La neve cade, la neve cade
Alle bianche stelline in tempesta
Si protendono i fiori del geranio
Dallo stipite della finestra:
La neve cade e ogni cosa è in subbuglio,
ogni cosa si lancia in un volo,
i gradini della nera scala,
la svolta del crocicchio.
La neve cade, la neve cade,
come se non cadessero i fiocchi,
ma in un mantello rattoppato
scendesse a terra la volta celeste.
Come se con l'aspetto di un bislacco
Dal pianerottolo in cima alle scale,
di soppiatto, giocando a rimpiattino,
scendesse il cielo dalla soffitta.
Perché la vita stringe. Non fai a tempo
A girarti dattorno, ed è Natale.
Solo un breve intervallo:
guardi, ed è l'Anno Nuovo.
Densa, densissima la neve cade.
E chi sa che il tempo non trascorra
Per le stesse orme, nello stesso ritmo,
con la stessa rapidità o pigrizia,
tenendo il passo con lei?
Chi sa che gli anni, l'uno dietro l'altro,
non si succedano come la neve,
o come le parole d'un poema?
La neve cade, la neve cade,
la neve cade e ogni cosa è in subbuglio:
il pedone imbiancato,
le piante sorprese,
la svolta del crocicchio.
Alle bianche stelline in tempesta
Si protendono i fiori del geranio
Dallo stipite della finestra:
La neve cade e ogni cosa è in subbuglio,
ogni cosa si lancia in un volo,
i gradini della nera scala,
la svolta del crocicchio.
La neve cade, la neve cade,
come se non cadessero i fiocchi,
ma in un mantello rattoppato
scendesse a terra la volta celeste.
Come se con l'aspetto di un bislacco
Dal pianerottolo in cima alle scale,
di soppiatto, giocando a rimpiattino,
scendesse il cielo dalla soffitta.
Perché la vita stringe. Non fai a tempo
A girarti dattorno, ed è Natale.
Solo un breve intervallo:
guardi, ed è l'Anno Nuovo.
Densa, densissima la neve cade.
E chi sa che il tempo non trascorra
Per le stesse orme, nello stesso ritmo,
con la stessa rapidità o pigrizia,
tenendo il passo con lei?
Chi sa che gli anni, l'uno dietro l'altro,
non si succedano come la neve,
o come le parole d'un poema?
La neve cade, la neve cade,
la neve cade e ogni cosa è in subbuglio:
il pedone imbiancato,
le piante sorprese,
la svolta del crocicchio.
(Boris Pasternak)
lunedì 21 dicembre 2009
La tristezza del Natale
Girovagando nel web ho trovato questo articolo che mi ha colpito molto:
In un periodo dell'anno in cui tutti si scambiano gli auguri, le strade sono illuminate a festa, e le persone sono di corsa per comprare regali ed organizzare feste,
c'è chi questi festeggiamenti non li sente, e vorrebbe fossero già passati.
Alla tristezza di fondo si aggiunge il carico di sentirsi in colpa a non riuscire ad essere felici, a non voler condividere tavolate con persone che non vediamo mai, a cui non ci sentiamo legati nè da parentela nè tanto meno da simpatia.
Potremmo decidere di non andarci, se non ci sentissimo ancora più in colpa per non averlo fatto e ancora più tristi consapevoli di non avere un alternativa più felice.
O non aver affatto alcuna alternativa.
Con gli anni poi è sempre più "statistico" che manchi qualcuno che c'è sempre stato e non c'è più: i lutti e le separazioni sono più evidenti e dolorosi proprio per l'assenza dell'altro.
Difficile pensare di arrivare anche solo al brindisi di mezzanotte.
Non sentitevi soli o diversi: la tristezza o depressione del periodo delle feste è ben conosciuta agli specialisti che la chiamano "Christmas Blues".
Ne soffrono specialmente coloro che vorrebbero essere in coppia ma non lo sono: Natale è un periodo di bilanci, di confronti con coppie all'apparenza perfette nei loro abiti a festa e i bambini che crescono.
Nella lista degli stressor il Natale compare sia come festa che con una serie di cambiamenti che comporta: nelle abitudini alimentari e di sonno, del numero di riunioni famigliari e non.
Come difendersi?
Intanto esserne consapevoli.
C'è chi consiglia di minimizzare le aspettative e trasformare il Natale in una festività "normale", come una domenica qualsiasi.
Poi cercare di pianificare le proprie giornate festive senza lasciarsele scivolare addosso, evitare gli eccessi:
di sonno, di cibo, di alcolici, di caffè, di sigarette. Fare attività fisica in maniera regolare, e sopratutto non cadere in idealizzazioni e rimpianti di quella felicità che abbiamo avuto da bambini.
Ammesso che l'abbiamo mai avuta, ecco, siamo stati fortunati.
Rallegriamoci per i bei Natali del passato e cerchiamo di passare quelli del presente del migliore dei modi.
Vi lascio con questa poesia che mi ha suggerito mamma:
In un periodo dell'anno in cui tutti si scambiano gli auguri, le strade sono illuminate a festa, e le persone sono di corsa per comprare regali ed organizzare feste,
c'è chi questi festeggiamenti non li sente, e vorrebbe fossero già passati.
Alla tristezza di fondo si aggiunge il carico di sentirsi in colpa a non riuscire ad essere felici, a non voler condividere tavolate con persone che non vediamo mai, a cui non ci sentiamo legati nè da parentela nè tanto meno da simpatia.
Potremmo decidere di non andarci, se non ci sentissimo ancora più in colpa per non averlo fatto e ancora più tristi consapevoli di non avere un alternativa più felice.
O non aver affatto alcuna alternativa.
Con gli anni poi è sempre più "statistico" che manchi qualcuno che c'è sempre stato e non c'è più: i lutti e le separazioni sono più evidenti e dolorosi proprio per l'assenza dell'altro.
Difficile pensare di arrivare anche solo al brindisi di mezzanotte.
Non sentitevi soli o diversi: la tristezza o depressione del periodo delle feste è ben conosciuta agli specialisti che la chiamano "Christmas Blues".
Ne soffrono specialmente coloro che vorrebbero essere in coppia ma non lo sono: Natale è un periodo di bilanci, di confronti con coppie all'apparenza perfette nei loro abiti a festa e i bambini che crescono.
Nella lista degli stressor il Natale compare sia come festa che con una serie di cambiamenti che comporta: nelle abitudini alimentari e di sonno, del numero di riunioni famigliari e non.
Come difendersi?
Intanto esserne consapevoli.
C'è chi consiglia di minimizzare le aspettative e trasformare il Natale in una festività "normale", come una domenica qualsiasi.
Poi cercare di pianificare le proprie giornate festive senza lasciarsele scivolare addosso, evitare gli eccessi:
di sonno, di cibo, di alcolici, di caffè, di sigarette. Fare attività fisica in maniera regolare, e sopratutto non cadere in idealizzazioni e rimpianti di quella felicità che abbiamo avuto da bambini.
Ammesso che l'abbiamo mai avuta, ecco, siamo stati fortunati.
Rallegriamoci per i bei Natali del passato e cerchiamo di passare quelli del presente del migliore dei modi.
Vi lascio con questa poesia che mi ha suggerito mamma:
NATALE
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi cosi'
come una
cosa
posata
in un angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro capriole
di fumo
del focolare
G.UNGARETTI
Ciao da Elly
domenica 20 dicembre 2009
sabato 19 dicembre 2009
E' passato un anno
E’ passato un anno dal vecchio Natale |
E’ passato un anno dal vecchio Natale ma la gioia che infonde è sempre uguale: la felicità di una festa familiare, un augurio sincero alle persone care, l’allegria di un canto da intonare, l’emozione di un regalo da scambiare. Nel cuore preparo una culla al Bambino Gesù affinché di freddo non tremi più: lo coccolerò con tanto amore donandogli tutto il mio calore. E’ passato un anno dal vecchio Natale ma il dono che chiedo è sempre uguale: che la gente di ogni terra si scambi un sorriso, che abbia l’amore scolpito nel cuore e sul viso. |
giovedì 10 dicembre 2009
Billy Elliot
In TV ho visto questo bellissimo film: Billy Elliot
Il film è ambientato nell’Inghilterra del Nord nel 1984: c’è uno sciopero dei minatori, e molti rischiano il licenziamento. Il giovanissimo Billy Elliot rimane affascinato dalla danza classica e inizia a prendere lezioni. Attaccati alla parete i guantoni da boxe, indossa le scarpette, e assieme a Mrs. Wilkinson cerca di battere i pregiudizi, soprattutto quelli del padre e del fratello, che ritengono la danza roba da femminucce.
Il padre però assiste per caso a un ballo e si rende conto del talento del figlio perciò decide di dargli un'occasione.
Quindici anni dopo, il papà, il fratello e Michael, l'amico d'infanzia, assistono con orgoglio al debutto di Billy come primo ballerino in un teatro di Londra:
Notate che in questa versione del “Lago dei Cigni” di Tchaikovsky l’intero corpo da ballo femminile è sostituito da ballerini, per sottolineare il tema della identità sessuale che in tutto il film viene trattato con molta delicatezza.
Curiosità:
Jamie Bell, il protagonista del film, è stato scelto dopo l'attento esame di duemila ragazzi, ed è incredibile come la storia di Billy Elliot sembra la sua autobiografia! Aveva 14 anni e ballava da quando ne aveva 6 affrontando molte difficoltà e molti pregiudizi. Oggi Jamie Bell ha 22 anni ed ha già lavorato in numerose pellicole di successo.
Morale del film:
« Dentro ognuno di noi c'è un talento che aspetta di venire fuori. Il segreto è trovarlo. »
Elly:-))
ATTORI: Jamie Bell, Julie Walters, Gary Lewis, Stuart Wells,Janine Birkett, Colin MacLachlan, Jamie Draven, Jean Heywood, Mike Elliot, Nicola Blackwell
PAESE: Francia, Gran Bretagna 2000
GENERE: Drammatico
DURATA: 110 Min
TRAMA
Il film è ambientato nell’Inghilterra del Nord nel 1984: c’è uno sciopero dei minatori, e molti rischiano il licenziamento. Il giovanissimo Billy Elliot rimane affascinato dalla danza classica e inizia a prendere lezioni. Attaccati alla parete i guantoni da boxe, indossa le scarpette, e assieme a Mrs. Wilkinson cerca di battere i pregiudizi, soprattutto quelli del padre e del fratello, che ritengono la danza roba da femminucce.
Il padre però assiste per caso a un ballo e si rende conto del talento del figlio perciò decide di dargli un'occasione.
Quindici anni dopo, il papà, il fratello e Michael, l'amico d'infanzia, assistono con orgoglio al debutto di Billy come primo ballerino in un teatro di Londra:
Notate che in questa versione del “Lago dei Cigni” di Tchaikovsky l’intero corpo da ballo femminile è sostituito da ballerini, per sottolineare il tema della identità sessuale che in tutto il film viene trattato con molta delicatezza.
Curiosità:
Jamie Bell, il protagonista del film, è stato scelto dopo l'attento esame di duemila ragazzi, ed è incredibile come la storia di Billy Elliot sembra la sua autobiografia! Aveva 14 anni e ballava da quando ne aveva 6 affrontando molte difficoltà e molti pregiudizi. Oggi Jamie Bell ha 22 anni ed ha già lavorato in numerose pellicole di successo.
Morale del film:
« Dentro ognuno di noi c'è un talento che aspetta di venire fuori. Il segreto è trovarlo. »
Elly:-))
giovedì 3 dicembre 2009
Filastrocca dei pidocchi

Mia nonna conosce molte filastrocche in dialetto e io mi diverto tantissimo ad ascoltarle in quella strana lingua, cercando di afferrarne il significato prima che sia lei a spiegarmelo.
Oggi i giovani non parlano più il dialetto neanche nei piccoli paesi, perciò delle filastrocche di un tempo si stanno perdendo le tracce.
FILASTROCCA DEI PIDOCCHI:

Disse il pollice:Ho tanta fame.
Disse l'indice:Non c'è più pane.
Disse il medio:Come faremo?
Disse l'anulare:Un pezzettino lo compreremo, ma se non ne troveremo?
Disse il mignolo:A schiacciare i pidocchi davanti al focolare ce ne staremo.
"Con questa antica filastrocca (tradotta ovviamente in italiano) voglio sdrammatizzare il problema dei pidocchi che tutti i bambini ed i genitori stanno affrontando in questo periodo nella comunità scolastica."
.jpg)
L’aceto grazie al ph acido discioglie la sostanza adesiva che fissa le lendini al capello.
L’uso di antiparassitari a scopo preventivo non è consigliato perché sono moderatamente tossici e inefficaci. Il pidocchio non fa distinzione tra una testa appena lavata e una sporca.
Consiglio: Comprate il pettine a denti fitti nei negozi per animali (quello per spulciare i cani) perché costa molto meno che in farmacia ed è identico!
Terapia.Nel caso d’infestazioni da pidocchi è bene applicare uno shampoo o delle polveri antiparassitarie ma se volete sbarazzarvi degli ospiti indesiderati in modo efficace e spendendo meglio i vostri soldi, seguite questa procedura:
Ricordate che la pediculosi non è una malattia, non fa distinzioni tra classi sociali o tra persone che hanno più o meno cura della propria igiene. Se un membro della famiglia è affetto da pediculosi è consigliabile controllare la testa a tutti. Quando è colpito un bimbo occorre avvertire immediatamente la scuola, in modo che anche gli altri compagni di classe siano controllati.
- Coprite tutta la testa e i capelli con uno spesso strato di gel per capelli (così i parassiti soffocano).
- Lasciate agire per circa 10-15 minuti e sciacquate.
- Districate i capelli pettinandoli con un pettine comune.
- Passate ciocca per ciocca con il pettine a denti fitti partendo dall'attaccatura fino alle punte.
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a cura del Dott. Gaetano Scanni Dermatologo-Medico Scolastico |
Spero di esservi stata utile.
Elly:-))
Elly:-))
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