In un periodo dell'anno in cui tutti si scambiano gli auguri, le strade sono illuminate a festa, e le persone sono di corsa per comprare regali ed organizzare feste,
c'è chi questi festeggiamenti non li sente, e vorrebbe fossero già passati.
Alla tristezza di fondo si aggiunge il carico di sentirsi in colpa a non riuscire ad essere felici, a non voler condividere tavolate con persone che non vediamo mai, a cui non ci sentiamo legati nè da parentela nè tanto meno da simpatia.
Potremmo decidere di non andarci, se non ci sentissimo ancora più in colpa per non averlo fatto e ancora più tristi consapevoli di non avere un alternativa più felice.
O non aver affatto alcuna alternativa.
Con gli anni poi è sempre più "statistico" che manchi qualcuno che c'è sempre stato e non c'è più: i lutti e le separazioni sono più evidenti e dolorosi proprio per l'assenza dell'altro.
Difficile pensare di arrivare anche solo al brindisi di mezzanotte.
Non sentitevi soli o diversi: la tristezza o depressione del periodo delle feste è ben conosciuta agli specialisti che la chiamano "Christmas Blues".
Ne soffrono specialmente coloro che vorrebbero essere in coppia ma non lo sono: Natale è un periodo di bilanci, di confronti con coppie all'apparenza perfette nei loro abiti a festa e i bambini che crescono.
Nella lista degli stressor il Natale compare sia come festa che con una serie di cambiamenti che comporta: nelle abitudini alimentari e di sonno, del numero di riunioni famigliari e non.
Come difendersi?
Intanto esserne consapevoli.
C'è chi consiglia di minimizzare le aspettative e trasformare il Natale in una festività "normale", come una domenica qualsiasi.
Poi cercare di pianificare le proprie giornate festive senza lasciarsele scivolare addosso, evitare gli eccessi:
di sonno, di cibo, di alcolici, di caffè, di sigarette. Fare attività fisica in maniera regolare, e sopratutto non cadere in idealizzazioni e rimpianti di quella felicità che abbiamo avuto da bambini.
Ammesso che l'abbiamo mai avuta, ecco, siamo stati fortunati.
Rallegriamoci per i bei Natali del passato e cerchiamo di passare quelli del presente del migliore dei modi.
Vi lascio con questa poesia che mi ha suggerito mamma:
NATALE
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi cosi'
come una
cosa
posata
in un angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro capriole
di fumo
del focolare
G.UNGARETTI
Ciao da Elly
MOLTO BELLA QUESTA POESIA DI NATALE.........T.V.B. LA TUA CARA CUGINETTA MARIA AURORA E TI MANDO UN GRAN BACIONE TI VORRò SEMPRE UN MONDO DI BENE
RispondiEliminaproprio come mi sento io in questi giorni
RispondiEliminaComunque buon Natale
Grazie Maria Aurora, sono felice che la poesia ti è piaciuta.
RispondiEliminaUn bacio.
Caro Anonimo,auguri anche a te! Mi dispiace saperti giù di morale e spero che tutto si risolva al più presto. Fammi sapere. Elly:-)
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